LA SARTORIA COME INTEGRAZIONE: L’ESEMPIO DI MATERA
L’arte del taglia e cuci non è solo un servizio utile per riparare abiti o una pratica legata a mondi percepiti come “frivoli”, quali moda o costume. In alcuni casi, può essere addirittura veicolo di integrazione e strumento di solidarietà. Ha fatto notizia di recente il caso di Ibrahim Savane, l’immigrato 29enne che a Matera ha iniziato la gestione di una “sartoria sociale”, che coinvolge in attività laboratoriali cittadini e turisti.
Anche SOS Sartoria Rapida è da sempre sensibile a queste tematiche. Lo dimostrano le esperienze degli store OVS Aurelia (Roma) e di Cagliari, che da tempo hanno instaurato rapporti solidali con associazioni e cooperative per inserire nel territorio extracomunitari provenienti da paesi svantaggiati o in guerra grazie al loro inserimento nel mondo del lavoro sartoriale.
Una scelta importante e consapevole, finalizzata a dare concreta attuazione a principi fondamentali quali integrazione, sostegno, valorizzazione delle competenze artigianali e, soprattutto, umanità.